cartolina capurso

Capisco che parlare di cross selling e up selling in riferimento al commercio nel Centro Antico di Capurso sia una cosa troppo d’avanguardia, ma in riferimento all’articolo pubblicato da Capurso Web Tv Magazine dal titolo “Mercato giornaliero. Tra polemiche e certezze”, avrei da dire qualche parola, in particolare rispetto alle dichiarazioni del mio amico Sergio Tatoli. L’altro tipo che rilascia le dichiarazioni non lo calcolo nemmeno, vale quanto le cose che dice! Sergio è un commerciante DOC, e per Doc intendo a denominazione di Origine Controllata. Come i migliori vini. La sua mortadella e i suoi panini imbottiti a Capurso erano leggenda. Non ho sbagliato il verbo, “erano” è il verbo corretto. Negli anni ’80 e ’90, la sua Antica Salumeria Tatoli, in Piazza Gramsci, era il top a Capurso. Prodotti di altissima qualità, accoglienza e servizio senza paragoni, visto il savoir faire del capo bottega. La sua salumeria era bellissima, al passo con i tempi o forse un tantino avanti rispetto a tutti gli altri. Piazza Gramsci all’epoca ospitava il mercato giornaliero di frutta e verdura. C’era movimento. Gli ipermercati dalle nostre parti non esistevano ancora. Poi è atterrata la globalizzazione. Le leggi che regolano il commercio sono diventate sempre e giustamente più severe e più attente alla sicurezza e al rispetto del consumatore. Nel 2010 il Commissario Prefettizio ha giustamente spostato il mercato giornaliero di alimenti in una zona più sicura. Gli affari per Sergio e per gli altri commercianti di Piazza Gramsci, non arano già granchè da un po’ di tempo. Si lavorava poco. Gli stessi commercianti del mercato giornaliero in piazza Gramsci non ci volevano più restare. Intanto i lavori di recupero di Via Regina Sforza e Piazza Umberto I, proseguivano spediti. All’amministrazione Crudele l’onere e l’onore di inaugurare l’opera nell’estate 2010. Piazza Umberto I cambia volto. Diventa una Piazza, bella e pedonale. Prima era una strada buia, sporca con un assurdo traffico di macchine che entravano ed uscivano da un collo d’imbuto che portava verso piazza Gramsci. Sergio chiede da allora di riaprire la strada. Una richiesta assurda! Io a quella Piazza gli cambierei soltanto il nome (per ovvi motivi). L’Antica Salumeria Tatoli, si trova esattamente a 60 metri da via Mizzi ed altrettanti da via Roma. Sergio contesta all’amministrazione comunale la decisione di aver chiuso quell’accesso a piazza Gramsci e chiede di riaprire una strada e di uccidere una piazza perchè secondo lui la gente non è più attratta dalla sua storica attività commerciale in quanto si rifiuta di percorre quei 60 metri a piedi. Caro Sergio, dalle nostre parti si dice “u’acidde pisce u ljette e u cul ieve mazzet” (tradotto: il pisellino fa la pipì nel letto e il culetto ne subisce le conseguenze). È facile farsi scudo degli altri per giustificare gli errori che nel corso della vita, aimè, tutti commettiamo. Oscar Wilde diceva “solo la gente superficiale non tiene conto delle apparenze”. Cosa significa questo? Significa che il cliente chiede di spendere i propri soldi in posti belli, accoglienti, puliti; di essere servita da personale esperto (qualità che assolutamente non ti manca), sempre sorridente e di buon umore; il cliente chiede di trovare un prodotto di qualità, chiede di poter scegliere, chiede di trovare le bevande fresche e i panini di giornata da imbottire come negli anni 80 e 90 solo tu sapevi fare. La verità è che a una certa età hai mollato. Giustamente stanco di tanti anni di duro lavoro. Ma non puoi prendertela con gli altri. È vero il Centro Antico di Capurso è degradato, ormai disabitato e questo contribuisce a farti venire la malinconia nel ricordo dei tempi andati. È vero, l’amministrazione non è stata capace di farlo rinascere. Non bastano le manifestazioni culturali (nessuno l’ha mai pensato). Capurso non è Bari vecchia. Lo sappiamo bene. Ma l’Amministrazione è in prima linea alla ricerca di una programmazione urbanistica, commerciale e di marketing culturale per tentare nella difficile opera di rinascita di quel quartiere. Sergio te lo chiedo da amico, ho suonato la batteria alla comunione di tua figlia tanti anni fa, sono compare di tuo nipote, sono particolarmente legato a te, lo sai: togli quei cartelli ridicoli dalla vetrina, torna ad essere lo specialista dei buoni salumi, fai risplendere la luce nella tua salumeria, riportaci i clienti, quelli affezionati di una volta. Solo così l’Antica Salumeria Tatoli tornerà a produrre quel reddito che la globalizzazione ti ha fatto venir meno. Ricordati che la crescita, lo sviluppo non sono colpa di nessuno. È la legge dell’evoluzione che ce le ha portate. Non un Sindaco o un assessore appassionato di jazz. Se non vuoi cambiare, chiudi! Ma non prendertela con gli altri. Non c’entrano niente. So benissimo che adesso preparerai una lettera di risposta che probabilmente gli amici di Capurso Web Tv (giustamente) ti pubblicheranno nel prossimo numero del magazine, ma non serve assolutamente a niente. Se hai bisogno chiamami, io e una serie di amici siamo disposti a darti una mano. Ti vogliamo bene. In bocca al lupo. Che sia un futuro roseo e pieno di tante nuove soddisfazioni!!!