Nascosta dietro la Guinness c’è Tania. L’uomo sullo sfondo è Andrea Manzoni, brillante pianista piemontese che nell’estate del 2014 ha suonato al Multiculturita Europe Contest, nella sua edizione più “importante” sotto il punto di vista strettamente musicale. Andrea con il suo trio, il contest lo vinse con merito, contro un trio altrettanto meritevole, l’Organik 3, di Alex Milella, Donatello D’Attoma e Lello Patruno. Con Manzoni, a completare un trio davvero stratosferico, c’erano Luca Curcio al contrabbasso e Andrea Beccaro alla batteria. Ma questo non c’entra nulla con quello che voglio scrivere, è solo un dettaglio.
Veniamo al dunque. Ieri sera sono stato al St. Patrick di Barletta, uno dei più longevi jazz club pugliesi, e vedere sui muri una mostra fotografica organizzata in occasione dell’International Jazz Day del 30 aprile, che riporta tante facce amiche, mi ha davvero scioccato. Si, perchè quelle foto sono state scattate tutte al Multiculturita Jazz Festival del 2014, nella biblioteca comunale di Capurso, dal super fotografo Domenico Tattoli, che, di quegli originalissimi scatti, in cui ha tolto ai musicisti gli strumenti, chiedendo loro di “suonare”, ne ha fatto un bellissimo album, dal titolo Silent Music. Tra le foto esposte, ce n’è anche una del violoncellista capursese Luciano Tarantino, scattata in occasione del festival Note di Notte, sempre nella biblioteca D’Addosio. Tra gli altri artisti immortalati, è possibile ammirare Danilo Rea, Enzo Pietropaoli, Fabrizio Sferra, Mimmo Campanale, Serena Brancale, Luca Alemanno, Gaetano Partipilo e tutti gli altri che quell’anno, a Capurso, al Multiculturita e alla storia del Jazz pugliese, hanno lasciato il segno!