Più di cinque miliardi dei 16 miliardi di telefoni cellulari stimati in tutto il mondo saranno gettati o accantonati nel 2022: impilati l’uno sull’altro, questi telefoni dismessi si innalzerebbero per 50.000 chilometri, cento volte più in alto della Stazione spaziale internazionale. È davvero un peccato che i vecchi smartphone rimangono fra le mura domestiche in mezzo ad altri rifiuti elettronici, e che non vengono mai più smaltiti né  riciclati, visto che contengono materiali preziosi (e riciclabili) come oro, rame e argento.

Un problema che riguarda in primo luogo gli italiani: secondo un report del consorzio di ricerca WEEE, l’Italia è al primo posto per quota di piccoli elettrodomestici, laptop e tablet accumulati o dimenticati in casa.

I telefoni cellulari in disuso sono solo la punta dell’iceberg di 44,48 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici generati ogni anno e non riciclati.

Secondo l’indagine molti dei cinque miliardi di telefoni ritirati dalla circolazione verranno accumulati piuttosto che gettati nella spazzatura. Questo accade perché le famiglie e le aziende dimenticano i cellulari in cassetti, armadi, credenze o garage invece di portarli a riparare o riciclare. Secondo il rapporto, in una famiglia media europea si accumulano fino a cinque chili di dispositivi elettronici per persona.

Politiche orientate a diffondere la cultura dello smaltimento risolverebbero il problema?
Di certo sarebbero il primo passo verso una maggiore sensibilizzazione nei confronti della questione.

A Capurso, nei pressi di Palazzo di Città abbiamo installato un raccoglitore di rifiuti elettronici che prevede anche la possibilità di smaltire apparecchi telefonici. È possibile smaltire telefoni cellulari, cartucce per stampanti, lampadine a basso consumo e carica batterie. Io stamattina ho gettato il mio vecchio i-phone. Ce l’avevo in un cassetto per una questione affettiva. Ma sono convinto che affidarlo alle aziende che si occupano di riciclo di materiali sia stata la cosa giusta da fare.

Leave a Comment