italiaSiamo tutti qui a preoccuparci, a minacciare rivoluzioni di piazza, a gridare aiuto, a imprecare il ritorno di vecchi e innominabili poteri, a minacciare di andar via.
Basta anche una lettura di Wikipedia per capire che la nostra crisi politica ed economica, sono niente in confronto all’assenza di libertà che i giovani, non tantissimo tempo fa, hanno vissuto dalle nostre parti. C’è gente che in questa nazione ha creduto fino alla morte. C’è gente che nel 1945, ha salutato con gioia la vita terrena, perchè certo di aver ridato la Libertà alla sua bella Italia. Il nostro atteggiamento è ingiustificabile. Va bene la mancanza di fiducia verso una classe politica che non sa decidere, ma non possiamo perdere la fiducia verso noi stessi. Dobbiamo tenere duro, per la bella e Libera Italia che ci ritroviamo la fortuna di avere.
A questo aggiungiamoci che in questo momento, ci sono centinaia di giovani in giro per il mondo, che come Giordano (un giovanissimo studente di 18 anni che nel 1945 è stato ucciso dalle forze naziste e del quale pubblico di seguito la sua ultima lettera dal carcere), combattono per conquistare la libertà, per conquistare il semplice diritto di parola. Abbiamo una grande storia alle nostre spalle, prima di sparare “palloni” ricordiamoci per un attimo chi siamo e da dove veniamo.

“Cari compagni, ora tocca a noi.
Andiamo a raggiungere gli altri tre gloriosi compagni caduti per la salvezza d’Italia.
Voi sapete il compito che vi tocca.
Io muoio, ma l’idea vivrà nel futuro, luminosa, grande e bella.
Siamo alla fine di tutti i mali. Questi giorni,
sono come gli ultimi giorni di vita di un grosso mostro che vuol fare più vittime possibile.
Se vivrete, tocca a voi rifare questa povera Italia che è così bella,
che ha un sole così pallido, le mamme così buone e le ragazze così care.
La mia giovinezza è spezzata ma sono sicuro che servirà da esempio.
Sui nostri corpi si farà il grande faro della libertà.
Cara mamma e cari tutti,
purtroppo il Destino ha scelto me ed altri disgraziati per sfogare la rabbia fascista.
Non preoccupatevi tanto, rassegnatevi e al più presto della mia perdita.
lo sono calmo. Vostro Giordano”.

manifesto 25 aprile
Domani, 25 aprile, presso il Parco Comunale di Capurso, l’Amministrazione Comunale ha organizzato una cerimonia semplice ma significativa.
Appuntamento alle ore 11.30 per la cerimonia dell’alza bandiera curato dalle associazioni Arma Aeronautica “Copersino” e “Nazionale Carabinieri”, alla presenza del Sindaco Francesco Crudele, e delle autorità Civili, Religiose e Militari. A seguire si terrà un concerto bandistico a cura dell’associazione Amici della Musica di Capurso, nel corso del quale saranno eseguiti temi che riconducono al periodo storico della Resistenza.