
5 ottobre 1923. Il Consiglio Comunale dà incarico alla Giunta di acquistare 58 alberi da piantumare in quello che sarebbe dovuto diventare il “Parco della Rimembranza”, in ricordo delle 58 vittime capursesi della prima guerra mondiale.
10 giugno 2020. La Giunta Comunale, stimolata anche dalla segnalazione di un giovane cittadino, ha ritenuto di dover ottemperare a quanto deciso dal Consiglio Comunale nella seduta del 1923, istituendo il “Parco della Rimembranza”. A distanza di 97 anni, finalmente, il giardino di largo San Francesco compreso tra via Valenzano e il sagrato della chiesa, avrà una sua identità storica. A fine lavori, previsti per la metà di agosto, sarà installata una targa commemorativa, ma non è l’unica iniziativa in programma.
La Giunta Comunale, ha infatti dato mandato al Servizio di Promozione Socio-Culturale, di indire un concorso di idee riservato agli alunni delle scuole secondarie di primo grado presenti sul territorio, finalizzato a ricordare nel migliore dei modi le 58 vittime capursesi della Prima Guerra Mondiale, delegando al Consiglio comunale dei ragazzi la individuazione delle migliori idee, alle quali saranno riconosciuti premi consistenti in buoni spesa per eventi culturali (cinema, teatro, spettacoli, musica) ovvero per acquisto di libri o abbonamenti a quotidiani e riviste.
Di quei 58 alberi, il giardino di largo San Francesco da Paola, fino a qualche giorno fa ne ospitava 14. Con l’inizio dei lavori di riqualificazione dell’area, 6 alberi giudicati pericolosi dalla perizia di un dottore forestale, sono stati abbattuti, in quanto, appunto, pericolosi, e saranno immediatamente sostituiti con essenze di stampo tipicamente mediterraneo, con autorizzazione della Soprintendenza Archeologica, belle arti e paesaggio della Città Metropolitana di Bari.
Tagliare un albero è sempre un grande dispiacere, ma garantire la sicurezza dei cittadini è il primo dovere di un amministratore locale. Ricordiamo tutti che poco più di un anno fa, un pino è pericolosamente crollato a causa di una raffica di vento e il caso ha voluto che in quel momento nessuno sostava o passeggiava nell’area. Erano le 13,30 di un venerdì di novembre, ero in Comune e ricordo ancora il boato e le vibrazioni del pavimento. Abbiamo tagliato 6 alberi, ne pianteremo 10 e stiamo dando la giusta importanza a un momento della storia del nostro paese. La natura farà il resto.
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