È tutto pronto per la Fanoje, la più antica festa capursese, in cui si mescolano significati sacri ed aspetti profani. Un tempo, in ogni strada del paese s’accendevano falò (Fanoje) che venivano preparati con orgoglio dagli abitanti dei rioni con l’aiuto dei contadini, i quali portavano dalle campagne rami d’ulivo e tralci di vite. Secondo la leggenda, i falò dovevano servire alla Madonna perché potesse asciugarvi i pannetti di Gesù Bambino, ed anche, secondo una visione più profana, perché fossero cacciati dal paese gli spiriti del male. Quando ormai tutta la legna era bruciata sulla strada rimaneva un immenso fuoco, con cui ciascuno riempiva un braciere per tener viva la fiamma della fede, ma anche – perché no? – per tenere calda la casa durante la notte.
Intorno al fuoco si era soliti consumare taralli, ceci fritti, calzone di cipolla, il tutto annaffiato da un buon bicchiere di vino. La musica di un mandolino poi dava il via alle danze.
Oggi, le “Fanoje” sono 2, ma la più importante è quella di Piazza Gramsci, nel cuore di Capurso, che come da tradizione, si incendia alle 20.30 del 7 dicembre dopo il corteo aperto dal Gruppo Sbandieratori e Musici Civitas Mariae, i saluti del Sindaco Francesco Crudele e la benedizione del parroco don Tonio Lobalsamo alla presenza delle autorità militari, civili e religiose, che resterà accesa anche nella serata dell’8 dicembre.
Al tradizionale rito del falò, si affiancherà, anche quest’anno, la realizzazione di un percorso enogastronomico per le vie del centro storico, durante il quale sarà possibile degustare vini, prodotti locali e piatti della tradizione, presso diversi stand dislocati nei luoghi più caratteristici del borgo antico, grazie alla collaborazione delle associazioni locali e di numerosi professionisti dei sapori, provenienti da tutta la Puglia, che hanno trovato giusta dimora nella succulenta Piazza del Gusto, realizzata con il coordinamento dell’associazione Puglia in Corte.
L’atmosfera sarà resa suggestiva da coinvolgenti spettacoli offerti da musicisti e artisti di strada, che si esibiscono contemporaneamente in diversi punti del centro storico, ed in particolare, nel suggestivo Borgo Medievale allestito dall’associazione Sbandieratori e Musici di Capurso e nella romantica Capurso Antica, allestita dall’associazione Capurso New Events. La grande musica popolare pugliese, sarà di scena sulla cassarmonica di Piazza Gramsci, con Cesare Dell’Anna e i 35 elementi di Girodibanda venerdì 7, mentre i canti e suoni natalizi della Controrchestra Big Band, saranno di scena sabato 8. Tutto intorno, numerose bancarelle ripropongono la tradizione dei mercatini natalizi, realizzati grazie al coordinamento dell’associazione Artistika, segni di Puglia. Spazio anche all’arte, con mostre di pittura nella suggestiva Strada degli Artisti, in via Regina Sforza e una mostra fotografica, realizzata dal veterano Sergio Scagliola, dal titolo Fotografare lo sport, una storia d’amore”.
Novità dell’edizione 2018, con particolare interesse da parte dei più piccoli, sarà l’adrenalinico Volo dell’Angelo con tanto di percorso avventura, curato dall’associazione culturale ResExtensa. Prevista, per la sera del 7 dicembre, l’esibizione itinerante del gruppo Timpanisti Fajanensis Città di Fasano, mentre sia il 7 che l’8 andrà di scena Il Borgo Infuocato, con le performance di straordinari artisti, che racconteranno l’eterno dualismo del fuoco, visto come elemento naturale, che incanta l’uomo sin dalla notte dei tempi, e forza purificatrice e sacrale, ma allo stesso tempo distruttrice.
Sono tante le associazioni e i volontari che rendono unica, imperdibile e attraente questa festa della tradizione. La Fanoje 2018 è infatti organizzata dal Comune di Capurso con la preziosa collaborazioni delle associazioni capursesi. A tutti loro va il sentito grazie dell’amministrazione e dell’intera comunità.
Quella di quest’anno sarà la più bella Fanoje di sempre!
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