12081501_10205972469163724_1297016295_nCari Gianni e Claudio, coraggioso questa volta sono stato io a comprare il biglietto. In verità ho pensato di regalare il concerto a mia moglie. Non siete mai stati tra i miei preferiti ma vi ho sempre trattati con grande rispetto.  Il vostro progetto mi ha molto incuriosito e vi avrei seguito con piacere. Poi avete previsto pioggia in una calda serata d’autunno e avete deciso di rimandare lo show del 2 al 6 ottebre.
Tranquilli, il week-end romano è stato entusiasmante e arricchito dall’ottimo spaghetto cacio e pepe di Roma Sparita a Trastevere e dal cono con panna della gelateria Venchi di via della Croce, a 10 metri da Piazza di Spagna. Poi Roma è fantastica. Roma è la città più bella del mondo, non è solo “mafia capitale”.
Ma veniamo allo show televisivo. Ho visto solo la seconda puntata. Il concerto è iniziato con La vita è adesso. Cioè alla fine. La prima parte è stata lenta. Non siete tipi da tv, siete nati per essere animali da palco. Poi mi dite che cosa c’entrava Emma con Elisa? La differenza tra le due è stata abissale. Molto negativa la performance della pugliese. Sopra le righe quella della friulana, dolce e raffinata. Potevate evitare. Come potevate evitare Fazio e Littizzetto. Volevo vedere un concerto. Non uno spettacolo di intrattenimento televisivo, per quello c’è Che tempo che fa…
Ma siete forti. 134 anni in due e non sentirli. Forse Claudio un po’ più spompato rispetto all’evergreen Gianni. Gran bella band. Bella scenografia, bellissime luci (curate da Luca Pastore che, se non ricordo male, ha lavorato anche per qualche edizione di Multiculturita). Tutto sommato una bella serata davanti alla tv. Sono certo che il concerto dal vivo sarebbe stato più bello e non mi sarei assolutamente pentito di aver comprato il biglietto. A volte, essere coraggiosi, serve!