Gli album dei Minds li ho tutti. Non solo nella versione materiale (LP, CD, DVD), ma anche in versione spirituale, scolpiti nel cuore e nella mente.
Big Music è il sedicesimo di una carriera lunga 35 anni. Conosco i Minds come le mie tasche (forse anche più) e sarei capace di suonare le loro canzoni azzeccando le parti della batteria prima ancora di ascoltarle suonate dal grande Mel Gaynor.
Dico questo non per autoreferenzialità, ma per sentirmi in qualche modo “autorizzato” a parlare di questo album e soprattutto a fargli guadagnare una posizione di altissimo vertice nella classifica dei loro album migliori.
La canzone che preferisco è senza dubbio Honest Town. Moderna, suonata alla grande, pronta a spaccare il pubblico dei concerti. L’intro del ritornello è fantastico. Il ritornello ha pochi simili nella carriera dei Minds. Honest Town dal vivo farà paura. E sappiamo che i Simple Minds sul palco hanno pochi rivali tra le rock band del pianeta. Oltre che essere stati recentemente elogiati da New Musical Express come una delle 100 band più influenti al mondo, hanno totalizzato negli ultimi tour centinaia di migliaia di presenze in ogni parte del pianeta.
Altra super-song di questo super-album è Big Music. Un altro brano che dal vivo arricchirà una track list che è già di per se da paura con New Gold Dream, Alive & Kicking, Sanctify Yourself e l’immancabile Don’t You Forget.
Ma l’album è da ascoltare tutto. Da Blindfolded (bellissimo brano di apertura) fino Spirited Away, passando da una simpatica versione di Riders on the Storn dei Doors alla trascinante Dancing Barefoot di Patty Smith (Disc 2). Non scherza neanche The Day Begin. Altro fulmine nel cielo troppo sereno del rock, che ormai vive solo dei lampi di genio degli ultra cinquantenni Bruce, Bono, David, Jim & C.
Comprate Big Music, e ci vediamo in estate in tour con i Simple Minds. Sarà uno degli appuntamenti con la musica da non perdere nell’anno che verrà!