“Non nascondersi dietro l’alibi della colpevolizzazione del sistema e riflettere sulle proprie responsabilità personali, cosa che si trova a dover fare lo stesso Peppino (il Presidente) quando, vittima di un complotto, è costretto a scegliere tra l’etica di Presidente integerrimo e la serenità delle persone a lui care”.
È il riassunto perfetto di Benvenuto Presidente, il film che ho deciso di vedere mercoledì sera mentre la mia Juve si faceva strapazzare dal Bayern Monaco.
Ma partiamo dall’inizio. Kasia Smutniak è bellissima e brava. Claudio Bisio è un genio della comicità. Il film è la fotografia perfetta del nostro paese visto da Bisio con tre anni di anticipo, periodo in cui ha incominciato a pensare al personaggio interpretato. Lui è Giuseppe Garibaldi, pescatore di trote e bibliotecario dell’alta Italia che, negli stessi giorni in cui perde il posto di lavoro, è eletto, per errore, Presidente della Repubblica. Kasia è Janis, fascinosa e rigorosa Vice segretaria curatrice del protocollo, figlia di madre hippie, un particolare importante, poiché molto hippie è la colonna sonora del film, che tra l’altro è molto bella e soprattutto perché Kasia porta il nome di Janis la famosa hippie Joplin.
Un film bello, leggero, dove vincono le risate e con il quale s’invita l’italiano alla “non colpevolizzazione per forza” di qualsiasi cosa. Cristo diceva “chi è senza peccato scagli la prima pietra”. Bisio lo dice diversamente, con tante battute e risate, ma il messaggio è quello. Siamo tutti così pronti a scendere a compromessi in cambio di quello che ci serve, che additare gli altri è veramente una gran str…zata.
Un film assolutamente da vedere, che sicuramente proporrò nella prossima rassegna cinematografica capursese a ottobre e non vi nascondo che ho una gran voglia di invitare determinati personaggi capursesi, sempre pronti a puntare il dito contro qualcuno, quando gli scheletri che hanno ben rinchiuso nei loro armadi sono davvero molto, molto, molto ingombranti. Viva Bisio, Viva il Presidente della Repubblica, ma soprattutto Viva Kasia Smutniak!