La campagna elettorale è ripresa. Ed è ripresa nel segno della disinformazione e della distorsione della verità. E’ ripresa nel segno delle bugie e della falsità, unica arma a disposizione di un’oppositrice che in 5 anni ha prodotto solo offese e vagonate di odio, sul piano umano, nei confronti della maggioranza e dei dipendenti comunali, ma che, sul piano politico, ha prodotto un enorme zero col bicchiere. È ripresa con il solo scopo di disinformare i cittadini e di guadagnare consenso senza avere il minimo rispetto dei capursesi. Io tutto questo non lo permetto. Serve serietà. Certo, si vota ed è importante andare a caccia di consenso, ma che si faccia senza prendere in giro nessuno, soprattutto in un momento storico particolare come questo. Stiamo tentando con enormi sacrifici di uscire o quantomeno di reagire alla più grande emergenza sociale, sanitaria ed economica dell’era moderna e a Capurso, la consigliera di minoranza riprende esattamente da dove aveva lasciato: odio e rancore, e soprattutto notizie distorte e false, in genere condivise da una ristretta cerchia di tifosi che, loro malgrado, si fidano di lei e spesso non sanno di cosa parlano, non per ignoranza ma per mancanza delle necessarie informazioni.
Veniamo ai fatti. Il tema è l’asfalto. Il Comune ha affidato circa 2milioni di lavori tra scarifica e realizzazione di nuovi tappetini, realizzazione e sistemazione di alcuni marciapiedi e realizzazione di nuove linee di pubblica illuminazione. Un appalto di portata storica. Un appalto coraggioso. Un intervento mai realizzato prima a Capurso. Un appalto possibile solo grazie all’enorme valore professionale dei nostri tecnici comunali. Alcune delle 40 strade su cui stiamo intervenendo non venivano trattate da oltre 30 anni. Basta farsi un giro per capirlo. Ma attenzione. L’intervento non prevede il livellamento delle strade, bensì la scarifica e la realizzazione del nuovo tappetino. In parole povere, si grattano 3/4 centimetri e se ne realizzano altrettanti. Lavoro fatto male? Assolutamente no. Anzi. È un intervento necessario sotto il punto di vista della sicurezza. Le strade di Capurso erano un colabrodo, soprattutto a causa dei numerosi interventi realizzati dagli Enti Gestori di pubblici servizi negli ultimi 30 anni. La Consigliera scrive in un suo post ironico con tanto di foto che inquadra una pozzanghera che nella parte più profonda era alta mezzo centimetro, “la perfetta pendenza dell’asfalto appena fatto”. Sbaglia di grosso la Consigliera. A Capurso, non è stato fatto un intervento per sistemare le pendenze. Intervento che richiederebbe un enorme impegno economico e soprattutto la realizzazione di nuovi marciapiedi, l’integrazione con lavori di fogna bianca, e anche la modifica, in alcuni casi dell’ingresso alle abitazioni e ai garage. Eppure la Consigliera lo sa benissimo che l’intervento era rivolto alla messa in sicurezza delle strade. Tra l’altro, la consigliera sa pure che gran parte del quartiere in cui ha scattato la foto, sarà oggetto di un importante intervento di fogna bianca che partirà in autunno e grazie al quale l’acqua in questione, nel tratto di viabilità oggetto della foto, non arriverà nemmeno.
La consigliera e il suo fans club, non hanno comunque considerato che i lavori non sono ancora terminati e l’appalto non è concluso. La ditta nei prossimi giorni eseguirà, infatti, una serie di interventi puntuali su marciapiedi e tappetini.
Ma non c’è solo lei a tentare di prendere in giro i capursesi. Anche politicanti di vecchia data stanno tentando di accaparrarsi qualche voto qua e la, andando in giro a raccontare di granulometria (loro lo chiamano spessore) non adatta, lavori fatti male o fatti solo perchè si vota. Tutte chiacchiere. Innanzitutto, mi preme sottolineare che sono ben 4 i tecnici che stanno seguendo metro-metro l’esecuzione dei lavori. 4 persone che hanno passato metà della vita piegati sui libri e l’altra metà sui cantieri. Non ex-artigiani, ex-impiegati, ex-assessori o ex-consiglieri con la voglia matta di tornare a Palazzo di Città a non far niente per il paese. Cosa che sono stati bravi a fare per decenni prima del nostro arrivo. In merito ai tappetini di asfalto, occorre precisare che a questa “famiglia” appartengono aggregati calcarei di granulometria variabile. Premesso che lo stato di consistenza delle strade era pessimo, a seconda del dissesto rilevato dopo la scarifica, sono stati utilizzati tappetini, comunque di tipo chiuso, come da schede tecniche agli atti comunali, di diversa granulometria, anche con spessori consistenti degli aggregati, con l’intento di privilegiare l’aspetto della resistenza meccanica rispetto all’estetica. Alcune strade, anche con un flusso di traffico rilevante come via Cristoforo Colombo, via Cellamare, viale Aldo Moro e via Noicattaro, sono state asfaltate già da qualche mese e risultano integre in termini di consistenza, senza cedimenti o avvallamenti postumi.
Ogni strada è stata oggetto di valutazione soprattutto in un’ottica di durabilità dell’intervento anche a costo di non considerare l’aspetto estetico. Della serie, può sembrare più brutto, in quanto ha pori più dilatati, ma di certo è più resistente. E immagino che ai capursesi interessi soprattutto che l’intervento duri di più nel tempo. Non stiamo realizzando un giardino, ma il tappetino stradale. Stiamo garantendo la sicurezza a discapito dell’apparenza. Cosa che farebbe ogni buon padre di famiglia nella realizzazione di un lavoro casalingo. Ci sono tanti detti che possono spiegare il comportamento di chi rema contro il benessere dei capursesi in questo momento pur di racimolare qualche voto. Io scelgo la morale di una delle più note favole di Fedro: “Quando la volpe non arriva all’uva, dice che è acerba”. Fa male sapere che si arriva alle elezioni con un’amministrazione che ci mette cuore, passione, professionalità, rispetto e amore nei confronti dei propri cittadini. Ma questo non giustifica l’atteggiamento denigrante e offensivo. Perchè prendere in giro l’elettorato, è irrispettoso. È denigrante e offensivo!

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