La didattica on-line, o “didattica a distanza” (dad), caratterizzerà l’organizzazione scolastica dei prossimi mesi e probabilmente sarà parte importante del percorso di studi dei nostri giovani e giovanissimi studenti negli anni a venire. Ci sembrerà strano, ma sono tanti i ragazzi delle scuole primarie e secondarie di Capurso, che non hanno disponibilità degli strumenti tecnologici necessari a garantire il corretto svolgimento di questa nuova forma di didattica.
Tablet, pc e connessioni veloci, per un motivo, piuttosto che per un altro, non sono disponibili nella casa di tutti i capursesi e per questo, l’Amministrazione Comunale, dopo il giusto confronto con le dirigenti scolastiche dei nostri comprensivi, ha deciso di contribuire lavorando su un doppio canale:
- garantendo i fondi di bilancio necessari;
- promuovendo un avviso pubblico che ricerca forme di sostegno, da parte di privati, al fine di fornire dispositivi tecnologici in supporto alla didattica a distanza.
L’impegno del Comune è di 10.000 euro, equamente distribuito tra i due comprensivi; ai privati, invece, oltre che chiedere di liberare la connessione wi-fi casalinga, mettendola al servizio di vicini di casa che non ne hanno accesso, si chiede di investire nel futuro della società ed in particolare dei nostri giovani, con donazioni (sia in denaro, sia strumentali), necessarie a far fronte a questa esigenza.
Il coinvolgimento solidaristico della cittadinanza e delle imprese, in questo periodo ha dato ottimi frutti, e sono tanti i privati che si sono resi parte attiva delle reti di volontariato territoriali e che hanno donato risorse finanziarie e strumentali, per affrontare le numerose emergenze sociali dovute alla pandemia da Coronavirus, non ultima, la donazione di 6 tablet da parte di un cittadino, già consegnati alle dirigenti Tirico e De Ruggieri, dei comprensivi Bosco/Venisti e Savio/Montalcini.
In questo momento è necessario restare uniti. Lavorare nella stessa direzione.
E non è uno slogan elettorale!
Il premio sarà unico per tutti: il ritorno alla normalità.
Il futuro dei nostri ragazzi è nelle nostre mani. Ricordiamoci che nessuno deve restare solo. Questo deve essere il primo pensiero del mattino e l’ultimo della sera. Forza!
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