Ho partecipato alle prime serate delle Olimpiadi Capursesi in villa e in piazza Umberto I. Il rischio che si corre quando si propone un’iniziativa che ha ben 9 anni di storia, è quello che l’iniziativa stessa, possa risultare un copia/incolla dell’edizione precedente o ancora peggio, che possa diventare ripetitiva e noiosa. Ogni anno in fase di programmazione, questo timore mi assale e mi preoccupa non poco. Poi i ragazzi capursesi puntualmente mi smentiscono, in quanto con la loro esuberante e viva partecipazione, ripagano in pieno la fiducia. Quest’anno lo stanno facendo ancora di più. Gran parte dei giochi sono proposti dai ragazzi. E non solo. Ballano, cantano, rispondono ai quiz del direttore De Leonardis, partecipano con grande interesse e rispettano con grande maturità le decisioni degli arbitri Centrone e Lorusso Flammini.
Tutto questo, considerando il fatto che l’età media degli organizzatori, dei capitani e dei partecipanti, si è notevolmente abbassata, fa ben sperare per il futuro. Complimenti a tutti gli attori impegnati in campo, agli amici della Consulta dello Sport e dell’Azione Cattolica “Barelli”, e ai tanti capursesi che partecipano alle serate applaudendo questo esercito di bravi ragazzi.