Ore 6 del mattino. Quella appena trascorsa è l’ennesima notte di relax ai piedi del Santuario di Santa Maria. E fino qui nulla di male. La cosa fastidiosa è ritrovarsi ogni santa mattina d’estate, nel posto più bello e rappresentativo del paese, decine di bottiglie di birra, lattine di coca cola e aranciata, contenitori cartonati per pizze, posate e piatti di plastica, tovaglioli, mozziconi di sigarette, gomme da masticare, resti di nocelle, lupini, pistacchi, ma anche di pizza, panini e gelati.
In due parole: UNA VERGOGNA!
Poi sul social più famoso al mondo, i soliti leoni da tastiera, i giudici del terzo millennio, hanno il coraggio di lamentarsi e di fotografare le colonie di blatte e scarafaggi, che di sera decidono di frequentare quello che per loro è il paradiso terrestre, il posto dove potersi rifocillare con una ampia scelta in menu. C’è qualcosa che non va. Non si può andare avanti cosi. Non si può vivere il sagrato della Basilica, la nostra Grande Bellezza, in questo orribile e irrispettoso modo. E la questione non sono i controlli. Non possiamo avere un vigile per ogni cittadino e soprattutto non possiamo averli 24 ore al giorno. Il problema è la mancanza di educazione dilagante. La mancanza di rispetto per il prossimo (…tanto c’è lo spazzino che pulisce, paghiamo “l’immondizia”…). Il Sagrato della Basilica non può essere usato come un ristorante all’aperto o come un campo di calcio, o come una grande pista ciclabile. Ci sono luoghi che vanno rispettati e tutelati: il sagrato, la villa, i parchi, piazza Umberto I. Ma soprattutto, ci sono le persone che andrebbero rispettate. E alle persone reca disagio vivere in un posto che ogni sera, puntualmente, diventa una discarica a cielo aperto così come reca disagio essere il terminale di pallonate dei bambini (e non solo) che giocano incontrollati sul sagrato, per non parlare del rischio di essere investiti da tricicli e mountain bike che sfrecciano liberi nella villa.
Si, è un momento di relax per i genitori, ma dovrebbe essere altrettanto per tutti coloro che vogliono vivere serenamente i luoghi di aggregazione del paese. Qualcosa deve cambiare. Oggi ci sarà un importante intervento di deblattizzazione in tutta l’area della basilica e ne seguiranno altri in altre zone del paese nei prossimi giorni, ma non basta. Siamo principalmente noi che abbiamo il compito di tenere il paese pulito. I contenitori per i rifiuti non mancano. Dobbiamo solo imparare ad utilizzarli. Mettiamoci del nostro. Non può esserci sempre lo spazzino a colmare le nostre mancanze e non può esserci sempre il vigile a mantenere l’ordine. Dobbiamo fare tutti qualcosa, per noi e per la nostra Grande Bellezza.