Ho appena letto la lettera che Crudele ha inviato via etere a tutti i capursesi. È molto bella. La condivido. E in alcune parti la sento particolarmente mia. O meglio anche mia. Per questo ho deciso di copiarla e incollarla in questo piccolo spazio del world wide web. Ho grassettato le parti che più sento vicine a me.
Anche per me è stata un’esperienza straordinaria. Non sono arrivato a fine corsa. Correrrò finchè ne avrò la forza. Non torno indietro. Non mollo l’osso. Lo mollerò quando Piazza Libertà sarà la Piazza del Teatro e quando via Ognissanti sarà luogo d’incontro per tutti gli sportivi che il sabato pomeriggio e la domenica mattina decideranno di andarsi a vedere una bella partita di calcio a 5 o di pallavolo indoor. Solo allora mollerò. E tornerò a casa soddisfatto. Fiero!
Ascoltando la voce di tantissimi concittadini, accogliendo l’invito dei miei collaboratori e dei miei compagni di coalizione, e dopo averne discusso con la mia famiglia, ho deciso di mettere a disposizione della mia comunità i prossimi cinque anni della mia vita, e domani sera accetterò pubblicamente la candidatura a Sindaco di Capurso per le elezioni della prossima primavera.
Il quinquennio appena trascorso è stato importantissimo per me: sono entrato in Municipio giovane Sindaco, spinto da una grande passione e da non poca incoscienza; da allora molte cose sono cambiate, il paese è oggi profondamente diverso da allora, e io stesso sono maturato come uomo e come amministratore.
Fare il Sindaco è un impegno bellissimo, ma difficilissimo: ora parli con un ministro di un intervento importante e un minuto dopo devi rispondere, con le stessa precisione, a un cittadino che ti sottopone un suo problema familiare. E con ognuno devi essere “il Sindaco”, e con ognuno devi parlare con la tua voce.
Fare il sindaco è un impegno a tempo pieno: devi essere disponibile in prima persona a tutte le ore del giorno e della notte. La mattina a Bruxelles o a Roma e la sera al Piscino o a Superga.
Fare il sindaco è un impegno complesso perché dietro ogni problema, anche il più banale, ci sono una marea di cose da sapere (leggi, vincoli, possibilità). E sempre sei tu a rispondere in prima persona. E c’è una macchina amministrativa da far funzionare, bisogna saper trovare finanziamenti, pensare al quotidiano senza smettere di creare occasioni di innovazione.
In questi tempi burrascosi crediamo di essere riusciti a far navigare la piccola barca di Capurso sempre in acque sicure: i conti pubblici sono in ordine, continuano ad aprire nuove attività commerciali, le tante manifestazioni pubbliche ci hanno aiutati a stare insieme, a conoscerci, a stare più vicini, a rinforzarci come comunità, le associazioni, vera anima del paese, hanno avuto ossigeno e attenzione, i più deboli sono stati accuditi, i giovani sono stati ascoltati e sostenuti nella loro vocazione, e hanno avuto spazio per crescere. Abbiamo seminato tantissimo e raccolto molto.
Il patto civico che nel 2009 si costituì nell’interesse della città e che mi ha sostenuto per tutto questo tempo, ha retto e si è rinsaldato in questi anni e, a dispetto di chi allora diceva che si trattava solo di un cartello elettorale, di un gruppo troppo eterogeneo per durare, si ripresenta, non solo al completo, ma anzi ulteriormente rafforzato a queste consultazioni.
È stata un’esperienza straordinaria, un patrimonio enorme di energie, intelligenze e idee che chiede di essere rilanciato.
Mi presento oggi con la forza dei miei quarantadue anni, ma anche con la maturità e l’esperienza di quasi dieci anni da amministratore, la voglia di completare il tanto che abbiamo iniziato e con un sacco di idee nuove per il paese. La passione è sempre la stessa del mio primo giorno da sindaco, l’incoscienza di allora ha lasciato il posto alla maturità e al coraggio.
Il progetto è quello di costruire un futuro di serenità per tutti noi.
Io sono pronto, se i Capursesi vorranno andremo AVANTI insieme!