Io e la biblioteca D’Addosio abbiamo una lunga storia alle spalle. Nel 2010 poco dopo le elezioni, armato di stracci e detergenti, insieme a Stella Losuriello e Maria Squeo, all’epoca assessore della giunta guidata da Francesco Crudele e alla giovanissima Marisabel Prigigallo, l’allora consigliera delegata, abbiamo rimesso a lucido la sala eventi, i bagni e alcuni spazi di un contenitore vuoto. Funzionava la sala a piano terra, in questa sala che io ricordi fino a quel momento si erano tenute solo alcune sedute del consiglio comunale.
Da quel momento la biblioteca ha iniziato un percorso nuovo. Un contenitore a disposizione di tutti per atività culturali di ogni genere. Abbiamo organizzato concerti, festival, mostre, rassegne cinematografiche, rassegne letterarie, conferenze e tanto altro. Sempre garantendo il massimo rispetto al contenuto principale: il libro.
E di libri ne abbiamo comprati davvero tanti, portando il patrimonio librario da poco più di 5000 volumi agli attuali 9000.
Con il passare degli anni la struttura iniziò a mostrare i primi segni di debolezza. Infiltrazioni, problemi all’impianto elettrico e a quello di riscaldamento, infissi che non garantivano il massimo della sicurezza. Serviva un restyling. E arrivò il miracolo. Il bando Smart-in della Regione Puglia finanziava i progetti delle Community Library.
Parte di la la storia della riqualificazione che ci ha visti finanziati per poco più di 1.800.000,00 euro e che ci vede protagonisti di questa bella serata capursese.
Sento il dovere, ed è un grande piacere farlo, di ringraziare quanti dalla fine dell’ottobre 2017, hanno lavorato per rendere possibile questa bella opera pubblica, questo grande contenitore da riempire di contenuti e di vita.
È qui presente e partirei proprio da lui. Il mio Sindaco dell’epoca, Francesco Crudele che, all’epoca, senza pensarci due volte ha raccolto la sfida di mettere su un progetto importante nonostante i pochissimi giorni a disposizione. Insieme a lui l’intera amministrazione che con entusiasmo ha partecipato alla fase programmatoria del progetto. Grazie di cuore all’ingegner Vincenzo Schino e al suo staff che ci consigliarono al meglio su scelte progettuali che non erano per nulla scontate e che in quel momento potevano sembrare addirittura avveniristiche.
Grazie all’ufficio lavori pubblici di cui io all’epoca ero assessore e in particolare all’ingegner Giovanni Resta, oltre che a Lucia Campobasso, Beppe Tanzella, Filippo Mastrolonardo e Antonio Stolfa che è stato anche RUP in fase di cantiere. Ricordo il momento del click di invio del progetto. Erano le ore 19 di un giovedì pomeriggio, l’ultimo giorno utile per partecipare all’avviso e l’ingegner Resta mi invitò a cliccare l’invio dopo una giornata di parole molto colorite rivolte al mondo intero. Un bel ricordo. Quando si lavora sodo, il linguaggio colorito non manca mai.
Grazie all’architetto Riccardo Lorusso, prezioso dal primo all’ultimo giorno. Si è occupato di una parte della progettazione e della direzione dei lavori. Grazie al dott. Vito Prigigallo che in fase di progettazione e nel corso dei lavori ha seguito il profilo più culturale dell’opera, insieme ai volontari dell’associazione Kirikù che da qualche anno di questa biblioteca custodiscono in uno scrigno colmo di passione, i più bei segreti raccolti in parole, righe e testi che solo loro sanno dove andare a cercare.
Grazie all’ingegner Roberto Rotondo, che per un periodo ha seguito i lavori pubblici del nostro comune e al nostro Costantino Surgo, architetto che l’ha sostituito dallo scorso settembre e che insieme all’assessore Johnny Calabrese ha seguito la fase finale dei lavori.
Per chiudere voglio ringraziare dal primo all’ultimo tutti coloro che in questa biblioteca si sono sporcati le mani: gli idraulici, gli elettricisti, i muratori, i cartongessisti, i fabbri, i pittori e tutti gli operai che in un periodo storico attraversato da 4 ondate pandemiche e un lockdown generale, hanno lavorato con impegno e precisione, sotto la guida dell’ing. Michelangelo Ventrella della ditta Mont.Art e soprattutto di una storica impresa capursese, la Edil Meridionale Costruzioni guidata da Giovanni Bellizzi e dai suoi figli Giuseppe e Michele.
In questo lungo e complicato percorso è stato davvero difficile trovare l’equilibrio che garantisce la consegna di un’opera pubblica, e devo ringraziare per l’impegno i nostri tecnici comunali (bravissimi) e le ditte appaltatrici. Con i ringraziamenti alle maestranze, è d’obbligo ringraziare i nostri umarell: i pensionati che hanno seguito tutte le fasi del cantiere e che ogni volta che mi trovavano da queste parti mi chiedevano simpaticamente “sindaco, quando si aprono i bagni?”.
Tutto questo non sarebbe stato possibile se la Regione Puglia non avesse avuto la sensibilità di investire in maniera seria e rivoluzionaria sulla cultura. Una scelta coraggiosa del Presidente Michele Emiliano e dell’allora assessora Loredana Capone che insieme a uno staff meraviglioso, che tra gli altri ha visto l’impegno del dott. Aldo Patruno e della dott.ssa Silvia Pellegrini, hanno deciso di riempire di vita luoghi che altrimenti sarebbero rimasti vuoti e senz’anima, puntando su una idea rivoluzionaria di biblioteca, appunto le Comunity Library, le biblioteche di comunità. Grazie di cuore a tutti loro.
Grazie a chi custodirà questo patrimonio. I capursesi, gli uomini e le donne delle nostre associazioni, i ragazzi e le ragazze, i bambini e le bambine delle nostre scuole. I consiglieri e le consigliere con assessori e assessore, dell’amministrazione che rappresento e che vivono questo servizio con un unico scopo, quello di offrire il meglio possibile ai cittadini capursesi. E in particolare vorrei ringraziare per quello che ha fatto e soprattutto per quello che gli toccherà fare da oggi in poi, la consigliera delegata alla biblioteca D’Addosio, Mariangela Giordano, insieme al personale che la affiancherà in questa nuova parte della storia. E allora, cari amici miei diamoci da fare.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti. La nostra biblioteca è bellissima, riempiamola di storie, di passione, di voglia di crescere e di amore! Rendiamola biblioteca della comunità.
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